Sembra che sia stato già detto tutto su Iris Apfel, la grande icona di stile deceduta recentemente all’età di 102 anni. Ma vorrei ricordare alcune delle sue grandi lezioni di vita di cui potremmo fare tesoro.
Mi è stata regalata una maglietta con la sua immagine da parte di chi conosce la mia ammirazione per questa donna e per quello che rappresenta. Le volte che la indosso, ritrovo una grande allegria.

Che bomba Iris! Un fiore, potente, d’acciaio che ha sfiorato l’immortalità. Ma pur sempre un fiore: elegante, colmo di fascino, seducente, irresistibile. Questa era, anche nel nome, Iris.

Vi va di approfondire la sua storia? Prendete un block notes e preparatevi a prendere appunti. La vita di Iris Apfel è memorabile almeno quanto i suoi insegnamenti.

Un grazie a Iris Apfel

Ha attraversato due secoli, sempre fedele alla sua imprevedibilità e alla sua seduzione. Iris è stata un emblema di stile, intelligenza e ironia. Una donna a cui dobbiamo, tutti e tutte, qualcosa. Ha vissuto rivendicando il diritto di vivere pienamente la vita fino all’ultimo, in barba ai cliché che l’avrebbero canonicamente collocata in disparte. Come se non si potesse avere uno spirito fighissimo a quell’età.

Grazie Iris, “l’adolescente più attempata del mondo”, come si definiva con grande autoironia. Grazie per averci dimostrato come l’età matura può essere vissuta con allegria, senza nasconderla, anzi, sbandierandola come un regalo e non come un lutto. Come qualcosa che aggiunge valore, anziché sottrarlo. Non è cosa da poco.

Storia breve di Iris

Nata nel 1921, a New York, ha studiato Storia dell’Arte. Come Designer d’interni, ha maturato una passione per i tessuti pregiati.

Nella sua carriera è stata la designer di riferimento di clienti privati del calibro di Greta Garbo, Estée Lauder, Faye Dunaway. Una carriera lunghissima e di successo, ricca di collaborazioni creative. Una su tutte, i lavori di riallestimento della Casa Bianca per ben nove presidenti, da Truman a Clinton. Lavori che le hanno fatto guadagnare il titolo di First Lady dei tessuti.

Un giorno qualcuno mi ha detto: “non sei bella e non lo sarai mai, ma non importa, hai qualcosa di molto più importante: hai stile”.

Iris Apfel colore
Barbie di Iris Apfel
Barbie di Iris Apfel

La mostra dedicata al Metropolitan Museum

La storia di questa imprenditrice che lavora coi tessuti pregiati, colleziona abiti e gira il mondo con il marito alla ricerca delle stoffe migliori, avrebbe potuto avere altri esiti. Ma nel 2005, quando Iris Apfel aveva già passato gli 80 anni, il Metropolitan Museum of Art di New York decide di allestire una retrospettiva dei suoi vestiti e gioielli.

La mostra Rara Avis: the irreverent Iris Apfel è un successo enorme, un trampolino di lancio nel mondo della moda. In men che non si dica, Iris si trasforma in una geriatric starlet e icona per caso. Quest’ultimo è il titolo della sua autobiografia.

 

Da quel momento è richiestissima dai brand, oltre che imitata e fotografata. Le principali riviste di moda fanno a gara per averla in copertina. Lo stile, d’altronde, è inconfondibile: capelli corti color argento, boa di piume, braccia tempestate di bracciali grandi e colorati, occhiali ovali oversize. Diventa Modella e testimonial.

 

More is more and less is a bore

Più è più e meno è una noia. Oltre a essere modella e testimonial, Iris Apfel è, tutt’oggi, fonte d’ispirazione. Le sue frasi e i suoi insegnamenti sono ormai celebri.


Con i suoi modi diretti, ribalta il mantra del minimalismo. La famosa frase less is more, “meno è più”, diventa more is more and less is a bore. Le otto parole esprimono la vocazione anti-minimalista della regina dell’eccesso calcolato. Proprio lei che ha fatto dei colori e dei dettagli ricercati, un’arte vulcanica a cavallo fra arte e fashion.

Con un’immagine così, forte ed eclettica, una volta approdata sui social raccoglie in poco tempo un esercito di follower che la seguono passo passo, cercando di imitarne lo stile, rapiti dalla sua contagiosa allegria e dai i suoi arguti consigli.

Il pensiero sul pensionamento

“Il segreto per avere stile è capire chi sei. E questo richiede molti anni”.

Alle ortiche il certificato di nascita. Iris Apfel è sempre rimasta, come direbbe lei, una ragazza con tanti anni in più. Non è una questione di lifting, ma di attitudine.

“Penso che il pensionamento a qualsiasi età sia un destino peggiore della morte. Solo perché arriva un numero non significa che devi fermarti”.

La pensava così Iris. Non ha mai voluto smettere di lavorare. A vederla così piena di energia, si poteva pensare che fosse eterna, impegnata a seguire, per sempre, un’agenda fitta di impegni.

Fiore Iris

Le lezioni di Iris

L’ amore per la vita, per tutto quello che ci riserva il nostro cammino, pur con alti e bassi. La grande curiosità, il gusto per gli abbinamenti azzardati, il mix di vestiti e accessori di culture diverse, erano la testimonianza della sua gioia di vivere. Della voglia di condividere e della sete di nuove scoperte.


Chissà, magari il trucco è questo:

“Conservare lo stupore, non prendersi troppo sul serio ed essere curiosi. Ecco il mio elisir di vita”.

O ancora:

“Non c’è vita senza rischi. Osare, sperimentare cose nuove, non nuoce mai. Il fallimento sta nel non provarci”.

 

Sfatare i tabù sull’età

Un’altra lezione che ci lascia Iris Apfel è quella di amare la propria età.

“L’età è solo un dettaglio. Non vedo nulla di così sbagliato in una ruga. È una sorta di distintivo di coraggio”.

In una società di “persone invisibili”, ha ribaltato il mondo diventando cover girl e testimonial di vari marchi a 90 anni passati. Ve la ricordate nello spot della Citroen DS3? I have no rules, they are a waste of time. “Non osservo le regole, sono una perdita di tempo”.


Ha sempre abbracciato con naturalezza il passare degli anni rompendo ogni schema con irriverente leggerezza. Alcuni avranno pensato: “Ancora, alla sua età?”. O avranno detto:“Ancora si concia in quel modo? Ancora si mette il rossetto?”.

Ancora è un avverbio di tempo che trasmette l’idea che determinate azioni abbiano una data di scadenza. E di questo la Apfel se n’è sempre infischiata.

Ci mancherai Iris.

 

E ora tocca a voi

  • C’è qualche insegnamento di questa donna straordinaria che avete fatto vostro
  • Cosa rappresenta, per voi, l’avverbio ancora?

Commentate, commentate, commentate.

Pin It on Pinterest